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SINDACO DI ROSSANO A BARBARA NESCI (M5S): NON CONOSCE PROBLEMI DELLA CALABRIA

dalila-nesci-matteoderricoIl sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, replica alla deputata grillina Dalila Nesci che dopo la visita all’ospedale di Cosenza aveva avanzato la proposta che forse era meglio fare un nuovo ospedale nella città capoluogo piuttosto che nella sibaritide.

“La realizzazione del nuovo Ospedale della Sibaritide è un investimento necessario per cercare di mettere al pari con i livelli assistenziali minimi la domanda sanitaria del vasto comprensorio ionico cosentino. Non è la concessione di un lusso, ma il riconoscimento di un diritto fondamentale. Mi auguro che la paventata proposta di distogliere i finanziamenti attribuiti a quest’opera essenziale per destinarli al potenziamento del servizio ospedaliero di Cosenza, sia solo una gaffe, l’ennesima tra l’altro, partorita dall’On. Dalila Nesci. Così come ribadisco da sempre, la realizzazione di un nuovo nosocomio in questo territorio non dovrà e non potrà sostituire i servizi tuttora esistenti, sottodimensionati rispetto all’utenza e per i quali l’Assemblea dei sindaci della Sibaritide, proprio nei giorni scorsi, ha chiesto alla Regione Calabria il loro immediato potenziamento, a partire proprio dalla riapertura degli ospedali di Trebisacce e Cariati”.

“Penso che chi si fa promotore di proposte discriminanti, disconoscendo i problemi e le realtà dei singoli territori – dichiara Antoniotti – non possa assumere un ruolo di rappresentanza democratica ed istituzionale. Nello specifico, chi asserisce, soprattutto in questo particolare momento storico, che i problemi della sanità nel territorio della Sibaritide siano meno rilevanti rispetto alle carenze riscontrate all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, tocca il culmine dell’amenità. Probabilmente se l’On. Nesci, prima di sostenere l’inutilità del costruendo nuovo ospedale della Sibaritide, avesse letto i rapporti relativi ai livelli essenziali di assistenza erogati in questo comprensorio, che sono i più bassi della Calabria, si sarebbe accorta che i cittadini di questo territorio sono vittime di un sistema sanitario da terzo mondo”.

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