Il Tar di Napoli ha bocciato il ricorso presentato dai consiglieri regionali pentastellati che avevano chiesto la sospensione dell’efficacia della sconvocazione del Consiglio regionale.
Ne hanno dato annuncio gli avvocati Antonio Brancaccio e Lorenzo Lentini, difensori di Vincenzo De Luca. L’ordinanza n. 1477/2015 ha respinto l’istanza proposta dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Valeria Ciarambino, Gennaro Saiello, Michele Cammarano, Maria Muscarà, Tommaso Malerba e Luigi Cirillo. Oggetto della decisione era l’accertamento del mancato funzionamento del Consiglio Regionale, dovuto alla sospensione del governatore De Luca, e l’annullamento della nota di sconvocazione dello stesso organo consiliare.
Nella motivazione il giudice amministrativo ha evidenziato la carenza di fumus boni juris e l’assenza di danno grave ed irreparabile per coloro che hanno fatto ricorso, evidenziando il pieno rispetto del termine di 20 giorni come è previsto dall’art. 28 dello statuto regionale: il consiglio regionale si è svolto effettivamente il 9 luglio.
La sentenza ha rilevato che non si configura il rischio di scioglimento del Consiglio Regionale, risultando attualmente inefficace il provvedimento di sospensione del neoletto presidente né tantomeno sussiste l’interesse dei ricorrenti all’adozione di misure cautelari.
La pronuncia del Tar ha, quindi, fin dalla fase cautelare, ha posto l’accento sulla piena legittimità dell’operato del consigliere anziano, della seduta di insediamento del Consiglio Regionale e delle successive attività del Presidente della Giunta Regionale della Campania e dello stesso organo consiliare.
Il Tar di Napoli ha bocciato il ricorso presentato dai consiglieri regionali pentastellati che avevano chiesto la sospensione dell’efficacia della sconvocazione del Consiglio regionale.