Festa grande alla sede di Syriza, la coalizione di sinistra che esprime la maggioranza del governo greco; festa grande attorno al premier Alexis Tsipras e al ministro dell’economia Varoufakis che avevano respinto l’ultima proposta dell’eurogruppo e chiesto alla popolazione di esprimersi con un No o un Sì pronti a lasciare il loro posto. Una decisione forte perché era esattamente la risposta al gioco voluto da Bruxelles: o Tsipras smentiva le promesse elettorali e ingoiava un’altro programma ‘lacrime e sangue’ oppure veniva portato al default e al fallimento del suo Governo.