UE: LO STOP DEI VERDI AL M5S: “BURATTINI, CASALEGGIO SOVRANO ASSOLUTO”. I 5S: “IN DOCUMENTO VERDI FALSITÀ”
Uno schiaffo in pieno volto, capace di falcidiare qualsiasi tentativo di alleanza. E’ il documento con cui i Verdi, nel settembre 2019, misero nero su bianco i dubbi sul Movimento 5 stelle. Un paper interno, un’informativa a disposizione dell’intero gruppo per tirare le somme su un’eventuale intesa all’Europarlamento. Nove pagine di stroncatura -in possesso dell’Adnkronos insieme a un nuovo documento datato gennaio 2020 in cui si rispolvera la stessa biografia, dunque gli stessi concetti – dove nel mirino finisce soprattutto Davide Casaleggio. Ma dove arrivano fendenti e affondi per tutti: per Roma, “governata da una società con sede a Milano”, per Beppe Grillo, Luigi Di Maio ma anche Alessandro Di Battista, per le idee sulle politiche migratorie che hanno portato “un Paese tradizionalmente accogliente e filo-europeista sull’orlo del fascismo nel 2019”.