Dopo vari solleciti da parte della Regione Sardegna perché il comune approvasse il bilancio consuntivo del 2014, l’assessore agli Enti locali, Cristiano Erriu, manda l’ultimatum al sindaco grillino Mario Puddu. Dal 16 giugno, giorno in cui è arrivato il decreto dalla Regione, il consiglio comunale ha un mese di tempo per approvare deliberare il rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2014. Doveva essere fatto entro aprile.
“Decorso inutilmente tale termine sarà nominato un commissario ad acta che provvederà in via sostitutiva e nel contempo sarà avviata la procedura per lo scioglimento del consiglio comunale. Il sindaco è incaricato dell’esecuzione del presente decreto, notificandone copia integrale ai singoli consiglieri e della pubblicazione all’albo pretorio dell’Ente”, scrive Erriu.
Il sindaco Puddu si giustifica prendendosela con gli uffici comunali: “I ritardi non mi piacciono e diciamo che negli uffici sanno quanto sia stata la mia contrarietà e disappunto per questa proroga. È anche vero che tanti sono i comuni in ritardo e ripresi dalla Regione. Ma ormai ci siamo. Abbiamo deliberato in giunta e adesso manca il passaggio in consiglio”.
Le consigliere Stefania Frau, Rita Piano e Irene Piras sono state espulse dal Movimento 5 Stelle e Puddu adesso conta su una maggioranza risicata di 13 a 12, praticamente un testa a testa con l’opposizione.
Dopo vari solleciti da parte della Regione Sardegna perché il comune approvasse il bilancio consuntivo del 2014, l’assessore agli Enti locali, Cristiano Erriu, manda l’ultimatum al sindaco grillino Mario Puddu. Dal 16 giugno, giorno in cui è arrivato il decreto dalla Regione, il consiglio comunale ha un mese di tempo per approvare deliberare il rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2014. Doveva essere fatto entro aprile.