AttualitàHomePolitica

URLA E INSULTI PER GRILLO AD ATENE

beppe-grilloLe voci su Beppe Grillo contestato ad Atene in piazza Syntagma erano state diffuse ieri sera dall’account Twitter del sito di informazione indipendente Dinamo Press, ma non avevano trovato riscontro e documentazione. Poche ore fa è apparso un video che conferma i rumors: Beppe Grillo è stato effettivamente contestato in piazza Syntagma, mentre il popolo greco festeggiava per aver detto No all’accordo con la Troika con oltre il 61% dei voti al referendum. Un video di pochi secondi, in cui si vede il leader del Movimento 5 Stelle attorniato dalle telecamere mentre la folla rumoreggia dopo averlo riconosciuto e lo costringe ad allontanarsi.

tweet

I pochi secondi del video chiariscono una contestazione verbale non violenta a Beppe Grillo, da parte sia di cittadini greci che di attivisti italiani. Il capo politico del M5s viene protetto da un cordone di sicurezza, che allontana i contestatori non appena arrivano i primi insulti e la situazione sembra poter degenerare. Nel giro di pochi secondi Beppe Grillo è costretto ad abbandonare la posizione centrale in piazza Syntagma e deve defilarsi dal centro dell’attenzione.

Alle voci greche di protesta si uniscono quelle di una delegazione antifascista italiana, che rivolge a Beppe Grillo gli epiteti di “assassino” e “fascio di m…”. Dinamo Press aveva già confermato la notizia, in quanto la delegazione ad Atene della testata aveva assistito personalmente alla contestazione. Il video, pubblicato dalla testata online greca NewsIt, ha sciolto i dubbi di chi parlava di una notizia inventata. La presenza del leader del Movimento 5 Stelle ad Atene in piazza Syntagma era stata bocciata da Argyrios Argiris Panagopoulos, responsabile di SYRIZA in Italia, che a pochi giorni dal referendum aveva colto l’occasione per ricordare al leader pentastellato come le politiche adottate dal governo greco siano diametralmente opposte a quelle proposte nel tempo del Movimento 5 Stelle.

“Grillo, scherzi e populismo a parte – aveva dichiarato Panagopoulos – in Grecia non si vota per l’euro ma contro l’austerità e la ricostruzione della nuova Europa dei suoi popoli, democratica, solidale e con una maggiore giustizia sociale”. A rincarare la dose, Panagopoulos aveva ricordato a Beppe Grillo che al Parlamento Europeo il M5s siede non accanto ma di fronte a SYRIZA, con “razzisti e xenofobi”. La battaglia per il No all’accordo con la Troika è stata seguita con interesse da Grillo, in quanto ritenuta assimilabile al referendum contro l’euro per cui il M5s ha raccolto circa 200 mila firme. Un’uscita dall’euro della Grecia darebbe, a suo parere, forza alla battaglia pentastellata, che chiede un legislativamente difficile ritorno alla lira come soluzione alla crisi economica italiana.

mader
Francesco Guarino per Wakeupnews.eu