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FANNO SALTARE IL NUOVO PARLAMENTO, IN NOME DEI DIRITTI DI SILVIO

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da http://www.huffingtonpost.it/

 

di Lucia Annunziata

Il fatto che molti di loro vestano Caraceni e Prada , e che quasi tutti si fregino del titolo (e si vede in queste ore quanto immeritato sia) di “onorevoli”, non ammorbidisce per nulla il tono di quello che sta avvenendo a Milano in queste ore.

Varie decine di rappresentanti in Parlamento del partito di Silvio Berlusconi hanno marciato sul Tribunale di Milano, hanno cantato l’Inno nazionale, e hanno “raggiunto” la porta del giudice Ilda Boccassini. Il Pdl definisce questa una “iniziativa politica” per difendere Silvio Berlusconi dalle ingiustizie della Giustizia.

Ma le cose hanno il nome che prendono nella realtà – e raggiungere la porta dell’ufficio di un giudice che si prepara a fare il proprio lavoro costituisce nella realtà una minaccia. Minaccia fisica, psicologica e politica. Che si allarga, dalla distruzione del rispetto del corpo che garantisce la Giustizia, a una minaccia alle istituzioni.

La gazzarra in nome dei diritti di Silvio, punta direttamente al Presidente Giorgio Napolitano, che della Magistratura è il capo, e tende a non far nemmeno insediare il prossimo Parlamento che non ha emesso ancora il primo vagito.

E’ di questo che parla il di solito “mite” Alfano, nel chiamare in causa l’Aventino, minacciando la non partecipazione del Pdl alle prime sedute.

Concetto molto nobile da evocare per una bassa manovra politica. Il gruppo di legislatori del Pdl oggi ha marciato, cantato, bloccato e minacciato le Istituzioni dello Stato per far precipitare tutto e andare a elezioni anticipate subito, a giugno. Così da ri-salvare il proprio capo dai processi e ritentare la fortuna delle urne.

Qualcuno faccia un fischio a Pd e M5S e li avverta di cosa sta succedendo mentre sono impegnati a dirimere questioni interne e di strategia dentro e fuori delle loro fila.

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