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DA FILO TRUMP A CONTRO TRUMP

Beppe Grillo aveva definito l’elezione di Donald Trump alla guida degli Usa “un vaffanculo generale. È l’apocalisse del sistema e un segnale di quello che succederà quando vinceranno i 5 stelle”. Il capo del M5s aveva, perfino, paragonato le sue manifestazioni di piazza e in particolare il Vaffanculo day del 2007.

“Questa è la prova che questi milioni di demagoghi non sono le persone, ma sono i giornalisti, gli intellettuali, ancorati ad un mondo che non c’è più. Lo abbiamo visto con il nostro Movimento. Ci sono delle similitudini fra questa storia americana e il Movimento. Siamo nati e non se ne sono accorti, perché abbiamo un giornalismo posdatato che capisce quando qualcosa è già successa. Ed è già troppo tardi. Siamo diventati il primo Movimento politico in Italia e non se ne sono accorti, se ne stanno accorgendo adesso e ancora si chiedono il perché. Andremo a governare e si chiederanno ‘ma come hanno fatto?”.

La sindaca grillina di Roma aveva, addirittura, invitato Trump in Campidoglio: “Gli auguro buon lavoro e lo chiameremo qui.”

Matteo Salvini lo aveva esultato “un giorno storico” alla faccia di “giornalisti e politologi, finanzieri, banchieri politici, attori, cantanti e ballerine. Il 9 novembre segna cambiamenti epocali, quella di oggi è una giornata storica e positivo per la pace nel mondo e per l’interesse degli italiani ed europei in generale, negativi per gli speculatori e i burocrati dell’Ue. E’ una bellissima giornata che insegna che chi ha il coraggio vince, alla faccia di tutto e tutti”. Salvini se l’era presa anche con Grillo per l’endorsement post vittoria: “Sale sul carro del vincitore ma sullo stesso carro ha sputato fino a qualche giorno fa”.

Arriviamo ad oggi ed è rottura con il presidente americano.

Il Movimento 5 stelle e la Lega Nord hanno condannato oggi l’attacco missilistico Usa contro una base in Siria giunto questa notte in risposta al bombardamento chimico del regime di Assad su Idlib, chiedendo che l’Italia non venga coinvolta nell’escalation militare.

I gruppi M5S di Camera, Senato ed Europarlamento hanno dichiarato in una nota:

“Gli attacchi scanditi nella notte dall’aeronautica Usa contro il territorio siriano rischiano di costituire una chiara violazione del diritto internazionale. Non solo, dimostrano per l’ennesima volta il reale valore che le potenze del mondo attribuiscono alle Nazioni Unite. Un valore nullo.

Si è preferito bombardare ancor prima di incaricare l’Onu di avviare una inchiesta indipendente per accertare i responsabili dell’uso di armi chimiche. Le bombe, a quanto pare, vengono prima di tutto. La soluzione a una guerra non può essere un’altra guerra. Dopo 20 anni di errori non sembra essere cambiato nulla, purtroppo. No a un’altra Libia, a un’altra Iraq o a un’altra Afghanistan. L’Italia resti fuori da questo risiko e rispetti articolo 11 della Costituzione.

Gli attacchi scanditi nella notte dall’aeronautica Usa contro il territorio siriano rischiano di costituire una chiara violazione del diritto internazionale.

Si è preferito bombardare ancor prima di incaricare l’Onu di avviare una inchiesta indipendente per accertare i responsabili dell’uso di armi chimiche”, continua il comunicato, auspicando che “l’Italia resti fuori da questo risiko e rispetti articolo 11 della Costituzione”.

Per il grillino Manlio di Stefano: “Sono bastati pochi mesi per allineare Trump ad un principio storico: in USA non comandano i Presidenti ma le lobby della guerra e del petrolio.
Questa notte la “più grande democrazia del mondo” ha deciso di violare ogni legge internazionale, scavalcare le decisioni di NATO e Nazioni Unite (ne uscissero a questo punto) e bombardare senza alcuna autorizzazione la Siria”.

Matteo Salvini è intervenuto sul suo profilo Facebook, bocciando come un grave errore il bombardamento della Siria da parte degli Stati, fino a spingersi a definirlo come un regalo all’ISIS.

“Missili Usa sulla Siria pessima idea e regalo all’Isis. Forse per i problemi interni, forse mal consigliato dai guerrafondai che stanno ancora cercando le armi chimiche di Saddam Hussein, Trump in Siria fa la scelta più sbagliata e riapre una guerra contro il terrorismo islamico che era già stata vinta.

Forse qualcuno a Washington vuole ripetere i disastri dell’Iraq, della Libia e delle primavere arabe con tutte le devastanti conseguenze per Italia e Europa?”.

Il leader della Lega Nord ha poi polemizzato con una misura che potrebbe spingere a nuove ondate di migranti. Matteo Salvini ha così scelto di schierarsi con Vladimir Putin: il presidente russo ha fatto annullare l’accordo di cooperazione con l’esercito americano in Siria dopo il bombardamento. Salvini ha espresso una critica molto simile a quella di Marine Le Pen, che via Twitter ha bocciato senza appello i missili contro la Siria.

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Fonte: Reuters