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I GRILLINI DI MASSA AL PROPRIO CONSIGLIERE: FUORI DAL M5S

matteo-paci-matteoderricoFuori dal Movimento, perché non più in linea con la sua politica: il consigliere comunale Matteo Paci è stato invitato, con una nota scritta, a lasciare il M5S dopo il malcontento manifestato per le ultime elezioni regionali, che Paci ha considerato una “sconfitta”.

L’articolo apparso sul quotidiano online Il Tirreno, prosegue:

Paci aveva sollevato attriti all’interno del gruppo, dopo gli scontri per il comizio di Salvini e aveva chiesto di escludere gli “estremisti” dal M5S. Ora firmata MoVimento 5 Stelle Massa e Montignoso (e diffusa da Giovanna Ramagini), ecco la replica: «Ci spiace non aver potuto fruire delle valutazioni critiche del consigliere Paci, su strategie comunicative e selezione delle candidature, quando queste avrebbero avuto una componente costruttiva, all’interno delle numerose riunioni svolte a riguardo, alle quali non ha mai partecipato; noi, comunque, ci riteniamo soddisfatti: il nostro consenso locale passare da 9,3% del 2013 ad un 18,37% attuale».

Desta stupore- continua il M5S- «vedere arrivare le critiche di Paci all’indomani di una campagna elettorale cui non ha mai collaborato, né offrendosi come autenticatore per la raccolta delle firme, né sottoscrivendo la lista da presentare, né tantomeno adoperando parte del suo tempo per contribuire al programma. Qualcuno potrebbe dire che sia eccessivamente impegnato nell’attività di consigliere comunale, ma non è così: Matteo Paci è infatti tra i consiglieri comunali meno produttivi- dice il M5S- poco presente nelle commissioni e con scarsa attività di ascolto delle istanze provenienti dal territorio».

Infine: «Siamo consapevoli che essere parte del Movimento non è cosa facile; molti hanno dimostrato di non farcela, perché anche se le regole sono poche, sono imprescindibili: partecipazione, condivisione, trasparenza e soprattutto coerenza con questi principi sottoscritti con l’accettazione della candidatura; si deve essere disposti a mettere da parte ambizioni personalistiche, bramosie individuali e incapacità di stare insieme ad altri sullo stesso piano. E a tal proposito è interessante rilevare una nota sul richiamo di Paci al regolamento interno del gruppo, teso a regolare con un minimo di ordine l’attività di democrazia partecipativa. La critica proviene infatti proprio da chi non ha mai partecipato né alla sua stesura, né alle iniziative di attuazione di tale metodo di democrazia diretta. Quindi, dalle ripetute dichiarazioni di Paci prendiamo atto del profondo scollamento con la linea del M5S e ne attendiamo le naturali conseguenze. Serve coraggio per uscire da un Movimento che si è capito di non condividere».

mader