Nella sala consigliare del Comune di Termoli, in provincia di Campobasso, viene spostato il crocifisso per esporre le opere del “Premio Termoli” nell’ambito della Mostra nazionale di arte contemporanea e i grillini gridano allo scandalo.
Nicola Di Michele, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle si è rivolto agli amministratori locali chiamandoli “farisei”.
Di Michele, ispettore capo della Polizia penitenziaria, è stato candidato con l’Udeur di Mastella nel 2010, al consiglio comunale in appoggio al centro destra. Non eletto, nel 2014 viene candidato sindaco dai pentastellati e diventa consigliere comunale.
Nel 2001 è stato in servizio a Genova durante i tragici fatti del G8.
Al 5 Stelle Di Michele è utile ricordare che i suoi colleghi del Pirellone ha giudicato “attentato alla laicità” la vista dell’arcivescovo di Milano, Angelo Scola, alla sede della Regione Lombardia.
Invece, Beppe Grillo durante un comizio elettorale a Veggiano, nel Padovano, ha affermato: “Ad Avignone i papi sono stati 300 anni e ci sono stati tanto bene, ecco, secondo me possono tornarci”. “Dobbiamo parlare con Sarkozy o con chi verrà dopo di lui. Gli diciamo, voi avete 510 miliardi del nostro debito, facciamo pari, eliminate il debito e noi vi diamo il Vaticano”.