Alexei Navalny, blogger e principale oppositore del presidente russo, è conosciuto per essere il maggiore, e più temuto, oppositore politico del presidente russo Vladimir Putin. Intervistato dall’Ansa ha parlato della politica italiana, a 50 giorni dalle elezioni del 4 marzo.
“Sono irrazionali e abbastanza irritanti i legami fra il regime di Putin e l’establishment italiano. Quelli con i partiti di estrema destra sono incomprensibili, come nel caso della Lega Nord, che ama molto Putin e Putin ama molto loro. Ma le loro ideologie sono opposte. Mi rincresce molto che il Movimento 5 Stelle abbia una posizione favorevole nei confronti di Putin perché, sulla base di tutto quello che loro dicono, lo dovrebbero odiare”.
Secondo Nalvalny, “tra l’Italia e la Russia esiste un rapporto solido e i russi considerano gli italiani un popolo speciale. Io vorrei vedere da parte dell’Italia una posizione più attiva sulle sanzioni individuali perché il vostro Paese è meta massiccia dei soldi sporchi degli oligarchi, che rubano qui e poi vanno a divertirsi nei vostri resort: vorrei che fosse più amica del popolo russo e meno degli oligarchi di Putin”.
“Per sei anni non ho potuto lasciare la Russia poiché non mi è stato rilasciato il passaporto per l’estero – ha aggiunto Navalny -. Lo hanno fatto solo quando mi sono dovuto recare a Barcellona per operarmi ad un occhio (dopo essere stato colpito al volto da una sostanza acida e aver riportato danni gravi). E mentre mi trovavo a Barcellona un’idea mi torturava: ma è possibile che io non potrò mai visitare Roma? Se non mi tolgono il passaporto proverò ad andarci”.
La Commissione elettorale russa gli ha impedito di presentarsi alle prossime elezioni presidenziali a causa di una condanna a 5 anni di reclusione per appropriazione indebita e per questo ha presentato ricorso, al ‘presidium’ della Corte Suprema russa, per contestare la sua esclusione alle presidenziali del prossimo 18 marzo.