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L’ON. LO CONTE LASCIA SALVINI E PASSA AL MISTO

Carmelo Lo Monte, deputato della Lega e fino a lunedì scorso tra gli uomini più in vista del Carroccio in Sicilia racconta all’AdnKronos l’addio a Salvini. Ora si è iscritto al gruppo Misto della Camera non nasconde la sua amarezza: “Ho deciso di dire basta – spiega – e di lasciarli liberi di intercettare personaggini nell’Isola, si vede che non hanno bisogno della mia esperienza e onestà, che è un problema per loro, visto che sono abituati a ben altri uomini”.

 “Matteo Salvini? Il Signore lo benedica, ma a lui del Meridione non interessa nulla, mentre io devo difendere la mia terra”.
“In passato avevo visto Salvini qualche volta e gli avevo chiesto di fare il partito nazionale”, racconta il politico il 63enne originario di Graniti, nel Messinese: “Io e altri del Sud abbiamo insistito e lui è stato coraggioso, ha aperto la Lega anche nelle nostre regioni e fino al 4 marzo è andato tutto bene, poi ha commissariato tutto, Sicilia, Calabria, Campania”.

Uno choc per il siciliano, giunto alla quarta legislatura, che non si spiega quanto accaduto: “Nessuno di quelli che avevano vinto alle politiche del 2018, gli è più andato bene, sono arrivati i lombardi, ci hanno mortificato ripetutamente con gesti inspiegabili”.
“Salvini è intelligente, coraggioso, ma si deve attrezzare meglio, suo cerchio magico è peggiore di quello di Bossi”, dice Lo Monte che si sente tradito dalla Lega ‘nazionale’ del Capitano: “Ho dovuto prendere atto – insiste – che questi di adesso sono più nordisti dei leghisti della prima ora, in tutto il Mezzogiorno c’è un commissario, tutti provenienti dal Nord, dalla Lombardia”.
Lo Monte è stato esautorato anche nella sua provincia, a Messina: “Domenica, alla vigilia del voto di fiducia in Aula al governo Conte, ho letto dai giornali, senza che ne sapessi nulla, che il giullare da due soldi di Salvini in Sicilia” Stefano Candiani “aveva commissariato anche la mia provincia, quella di Messina, così ho lasciato la Lega per il gruppo Misto”.
“Nessuno ha voluto ascoltarmi, mi avevano pure offerta la segreteria della Commissione Agricoltura della Camera”, si rammarica. Lasciandosi scappare “Io – lo scriva – ho più dignità di Salvini”.