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PAOLO BECCHI: GRILLO COME L’ULTIMO DEI MOHICANI

Paolo_Becchi-matteoderricoPaolo Becchi, in un’intervista a Massimo Calandri de la Repubblica torna a parlare del Movimento 5 Stelle e di Beppe Grillo.

Il filosofo di Grillo apprezza la sincerità, quel voler credere a tutti i costi al progetto iniziale e non al partito che sta inesorabilmente nascendo. Beppe come l’ultimo dei Mohicani. Ne critica ancora certi errori «al limite dell’infantilismo ». «Lui è ancora la pancia del Movimento. Ma il resto del Movimento è ormai nella logica partitica. Così Di Maio risponde: ‘Trattiamo, se vogliamo raggiungere un risultato. Il vero problema dei 5 Stelle è quello della indecisione: non sanno ancora se trasformarsi veramente in un partito come gli altri oppure mantenere la loro peculiarità».

Il professor Becchi racconta del grillismo indomito però quasi rassegnato, delle Regionali liguri «laboratorio politico d’Italia».

Di Alice Salvatore, la candidata M5S: «Io non ho niente contro la signora candidata, la giovane. Ma è inadatta a coprire quel ruolo rispetto alla situazione politica complessiva: il M5S avrebbe dovuto cercare non tanto chiudersi in sé stesso – presentando candidati omogenei alla linea –, ma aprire a quei movimenti sociali che a Genova sono tantissimi. Parlo dei No Gronda, difesa della Costituzione, Libertà e Giustizia, la difesa dell’Acqua e dei beni pubblici. Avrebbero rappresentato un’occasione imperdibile per il Movimento, perché la Paita – con tutti quei pasticci in corso e un processo che comincerà quando lei sarà già Governatore: che situazione imbarazzante – resta un candidato debole».

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