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TAR LAZIO RINVIA LA DECISIONE PER LA NOMINA ENTE PARCO DI BRACCIANO PROMOSSA DALL’AVV. MORELLI

La causa promossa al Tar del Lazio dall’avv. Ugo Morelli contro la nomina a presidente dell’Ente Parco di Bracciano, perché dice Morelli in un comunicato stampa la nomina è avvenuta “per chiamata diretta, fatta dal Presidente Zingaretti della Regione Lazio, direttamente, e senza alcuna selezione, senza avviso pubblico e senza comparazione di alcun curriculum, senza trasparenza e senza metodo democratico…ecc.”

“Da notare che la legge nazionale – continua Morelli – stabilisce che tutte le nomine negli Enti Pubblici, ed anche le consulenze esterne, devono essere fatte tramite avviso pubblico, e con una selezione dei requisiti specifici dei candidati.”

“Nel caso in questione perfino la legge della Regione Lazio n. 29/1997 art. 14 c.1, stabilisce che il presidente dell’Ente Parco di Bracciano – aggiunge il ricorrente – deve essere scelto con una selezione di nominativi in possesso di requisiti tecnici e specifici, e con una notevole esperienza di gestione nella materia dell’ambiente, e con un adeguato curriculum.”

Il Tar non concede la sospensiva e rinvia la decisione: “…Considerato, in sede di somma delibazione propria della presente fase di giudizio, in disparte comunque i dedotti profili di inammissibilità, che saranno affrontati in modo più meditato nella successiva fase di merito, che la domanda cautelare, nella necessaria valutazione comparativa degli interessi pubblici e privati coinvolti, ivi compresa l’esigenza di assicurare il necessario governo all’ente parco, non può essere accolta.”

La Regione aveva chiesto di bloccare il ricorso di Morelli per non avere presentato la domanda di candidatura e per non avere presentato il curriculum vitae.

L’avv. Morelli nella sua memoria conclusionale, e nella discussione orale, insieme al suo co-difensore l’avv. Oreste Morcavallo , arrivato appositamente da Cosenza,  ha fatto rilevare ai Giudici: “E’ da ridere. Certamente non ho presentato la domanda di partecipazione e cv, perché non è stato pubblicato nessun avviso pubblico, e neppure privato, a cui potevo rispondere. Non vi è stata nessuna partita, anche in questo caso. Il Presidente Zingaretti, imitando il sindaco Raggi, non ha fatto svolgere alcuna partita, e mi ha impedito di scendere in campo, altrimenti con il mio cv avrei vinto la partita 6-0. I cittadini mi chiamano continuamente perché mi vogliono all’interno delle istituzioni per realizzare il bene comune.”

Morelli, incontrando i giornalisti presenti al TAR ha osservato, con una metafora “come si può consentire ad un autista di un pullman, affollato di passeggeri, di potere guidare il pericoloso veicolo senza avere la patente, e di continuare a guidarlo sino alla scelta del nuovo autista munito di patente.”

Intanto ha preavvisato che impugnerà l’ordinanza sulla mancata sospensione di Lorenzetti al Consiglio di Stato, e che nel frattempo chiederà allo stesso TAR la modifica dell’ordinanza in questione, nel senso che la gestione provvisoria del parco può essere affidata ad un idoneo commissario straordinario, oppure anche allo stesso Morelli, come una specie di sequestro giudiziario con facoltà di uso.

mader