Il deputato azzurro, Antonino Germanà, propone un emendamento che inseriva il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle nel decreto Dignità voluto dal viceministro Luigi Di Maio.
“Siamo alle comiche finali. La maggioranza e il Governo hanno bocciato il nostro emendamento che provocatoriamente introduceva il reddito di cittadinanza, ovvero lo storico cavallo di battaglia del M5S. Con non poco imbarazzo del Governo e della maggioranza, hanno implicitamente ammesso che il loro reddito di cittadinanza appartiene al libro dei sogni”. dichiarano, i deputati di Forza Italia, Nino Germanà e Stefania Prestigiacomo.
“Il Presidente Fico prima ha sostenuto l’inammissibilità perché l’emendamento non è stato presentato in Commissione, regola che vale solo per i provvedimenti collegati alla manovra di bilancio; poi ha aggiunto che l’incompatibilità deriva dall’estraneità di materia, dimenticando che sono soprattutto le politiche attive del lavoro quelle che garantiscono la dignità dei lavoratori; infine, si è accennata a una presunta mancanza di copertura, che non è necessaria per i provvedimenti non collegati alla legge di Bilancio. Il fatto grave è che la copertura, comunque presentata, è identica a quella indicata da M5S. Se dicono ciò ammettono che il provvedimento è irrealizzabile. Infine si è parlato di assenza di relazione tecnica, indicata come causa di inammissibilità, come se fosse un disegno di legge e non un emendamento”, spiegano.
“Insomma, pur di non doversi confrontare con la Lega al momento del voto il Movimento degli onesti ha chiesto al presidente Fico di tutelare il suo partito coprendo le frottole raccontate agli elettori in campagna elettorale. Per riuscirci non ha garantito imparzialità di giudizio. C’era da aspettarselo, per il M5S la campagna elettorale è finita. Come disse Giolitti “Il miglior sedativo per le smanie rivoluzionarie consiste in una poltrona ministeriale, che trasforma un insorto in un burocrate”, concludono.
Nell’argomento interviene anche la deputata Maria Elena Boschi che dalla sua pagina Facebook lancia un nuovo affondo contro l’esecutivo Legastellato e in particolar modo contro il Movimento 5 stelle guidato da Luigi Di Maio.
“La Commissione bilancio della Camera ha discusso oggi, 31 luglio 2018, gli emendamenti sul Decreto Dignità proposto dal governo Conte e fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, scrive la deputata del Pd”.
“Durante la discussione in Aula, però, la sottosegretaria Castelli dei 5 Stelle – continua Boschi – ha bocciato un emendamento presentato da Forza Italia. A colpire in questa vicenda è il testo dell’emendamento stesso, che ricalcava provocatoriamente la proposta del Movimento in tema di reddito di cittadinanza. Il motivo alla base della bocciatura da parte della Castelli è ancora più sorprendente: secondo la sottosegretaria, infatti, non ci sarebbero le coperture”.