PERCHÉ I TECNICI “INDIPENDENTI” FUGGONO DAL M5S
Pressata da una pubblica opinione sempre più incerta e inquieta, la sindaca di Roma, Virginia Raggi ha scelto i nuovi assessori andando sul sicuro cioè chiudendosi nel proprio fortino, cosa confermata dal tweet di Beppe Grillo: al bilancio il fedelissimo Andrea Mazzillo (figlio di Luigi Mazzillo, ex presidente di sezione della Corte dei Conti, l’uomo che le aveva consigliato di puntare su Salvatore Tutino) e alle partecipate Massimo Colomban, amico di Casaleggio (imprenditore dei metalli che con i trasporti ha in comune il materiale con cui si fabbricano i bus, un veneto che dovrà calarsi in una realtà completamente nuova e inedita). Gente inattaccabile più che dall’esterno, dall’interno. L’epilogo, al di là delle qualità dei prescelti (che comunque non sembrano avere un curriculum politico nel segno dell’inattaccabile coerenza), è la conferma di una resa: la necessità di serrare le fila (con un gioco di pesi e contrappesi: Mazzillo alla sindaca, Colomban ai padroni del partito) ha di fatto impedito una selezione più “libera” in quanto qualsiasi prescelto, per quanto competente, sarebbe finito dentro il frullatore delle liti di condominio.