Home

LA CONFERENZA STAMPA

iorio

Una conferenza stampa anomala quella di fine 2012 del presidente della regione, Michele Iorio. Una conferenza stampa che, per la verità, non si sarebbe dovuta tenere. Se il TAR prima e il Consiglio di Stato poi hanno decretato che le elezioni regionali non sono valide per irregolarità nella presentazione della lista di Nico Romagnolo e dell’UDC è come se le elezioni non si fossero mai tenute. Pertanto, né Michele Iorio, né la giunta e neanche i consiglieri regionali dovrebbero essere in carica, con un bel risparmio per le disastrate casse regionali.

Comunque una novità si è registrata, la smarcatura dei partiti centristi sulla candidatura unica, nella coalizione di centro-destra, alle prossime elezioni di fine febbraio, hanno fatto dichiarare a Iorio una cosa impensabile in passato: “Se il problema sono io sono pronto a prenderne atto e a fare un passo indietro…”.

Alla conferenza stampa era presente, come nelle grandi occasioni, il presidente regionale dei giornalisti, Antonio Lupo, che invece di chiedere a Iorio, per conto di tutti molisani:

Come mai nonostante le centinaia di milioni di euro, di fondi pubblici, spesi su aziende come lo zuccherificio, la solagrital, il conservificio, etc., oggi queste aziende sono fallite e tutti i dipendenti sono in mezzo alla strada?

Perché le forze dell’ordine continuano a visitare gli uffici regionali e a sequestrare documenti?

Come mai dichiara di aver ridotto le auto blu da 9 a 5, invece secondo il rilevamento effettuato da FormezPa le auto blu risultano 92 e le altre 277, con un costo medio di 3.300 euro per veicolo, ma relativi ai soli consumi e bollo, quindi esclusi i costi di noleggio, acquisto e manutenzione e quelli del personale?

Perché la regione ha bisogno di 6 direttori generali e 64 dirigenti di area? (fonte: sito web regione Molise)

Perché la sanità che ci ha dissanguato conta centinaia di primari e i reparti non hanno il personale infermieristico necessario con il vitto per gli ammalati e le pulizie dei reparti che lasciano molto a desiderare?

Come mai suo figlio, secondogenito, Luca nonostante le misure di razionalizzazione e il relativo blocco delle assunzioni, il 14 dicembre 2010 “…stante la necessità di assumere un ennesimo dirigente medico di chirurgia vascolare, veniva nominato nonostante secondo classificato della suddetta graduatoria ovvero il dott. Luca Iorio…”, presso la ULSS n. 18 di Rovigo e dopo 2 mesi, con provvedimento n. 194 del 22 febbraio 2011 del direttore generale dell’azienda sanitaria regionale del Molise (ASREM) dott. Percopo si disponeva il comando dello stesso Iorio presso la medesima azienda, ovvero il rientro in Molise?

Per quale motivo gli enti sub-regionali da mesi sono retti da commissari che sono stati candidati non eletti nelle liste di centro-destra alle scorse elezioni?

Che fine hanno fatto i 3 milioni di euro per le tecnologie geospaziali con cui la regione ha dato vita al Consorzio GEOSAT Molise, insieme all’Agenzia Spaziale Italiana, all’Università del Molise e a Telespazio S.p.A. e soprattutto a che punto è l’assunzione dei 60 giovani professionisti qualificati nel settore geospaziale?

Perché non si indigna con l’assessore Luigi Velardi che si indigna e basta per come le ferrovie non garantiscono i passeggeri che vorrebbero usare i treni per la capitale, che comunque ci costano 17 milioni di euro all’anno?
Cosa ce ne facciamo dell’agenzia della protezione civile, che nessun’altra regione ha?

Cosa risponde al campobassano, Fabio Scacciavillani, economista internazionale ed esperto di mercati finanziari, che in chiusura di un articolo dal titolo il “Molise dei primati negativi” scrive “In conclusione una società incagliata in una situazione insostenibile di assistenzialismo, bassa produttività, asfissia imprenditoriale e, in definitiva, di generalizzato declino”?

Aggiungeva un’altra anomalia, la richiesta di una legge a sostegno della stampa locale. Richiesta di Fondi pubblici per un settore che ha portato l’Italia al quarantesimo posto al mondo nell’indice della libertà di stampa, dopo la Bulgaria e la Corea del Sud e dietro a paesi sud-americani come Ecuador, Uruguay, Paraguay, Cile ed El Salvador, oltre che a Stati africani come Benin, Sudafrica e Namibia.

Ma di fronte ad una situazione del genere a tutti voi non viene la voglia di cambiare pagina una volta per tutte???

mader