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LA VICESINDACO DEL COMUNE GRILLINO DI LIVORNO TACE SUL DESTINO DELLA BIBLIOTECA DI “IGIENE E SANITÀ”

Stella_Sorgente_rima(Vignetta di Rima)

Ricevo da Massimo Fanucchi di Pisorno quest’interessante articolo sullo stato in cui versa la biblioteca di “Igiene e Sanità” del comune di Livorno guidato dal sindaco grillino Filippo Nogarin.

La biblioteca possiede 12.997 volumi sia di medicina generale che specialistica, aggiornati nei vari settori. Molti dei volumi sono dedicati ai servizi infermieristici.

La stessa fa parte del Servizio Bibliotecario Nazionale, la rete delle biblioteche italiane promossa dal Ministero dei Beni Culturali con la cooperazione delle Regioni e dell’Università, ed ha un suo sito in Internet. La Biblioteca è a disposizione di tutti, ma in modo particolare è frequentata da studenti, insegnanti e medici che utilizzano i testi specialistici. In questi ultimi tempi la Biblioteca accoglie anche le tesi dei laureati in medicina.

E’ un settore molto interessante perché sono gli studenti che, dopo accurate ricerche sui vari testi, una volta discussa la tesi, ne fanno dono di una copia. Dispone per le sue attività collaterali di incontri, dibattiti, tavole rotonde, di un salone di circa 100 posti.

Attualmente è composta di 9 locali sviluppati su due piani. Al piano terreno vi sono gli uffici, due sale di lettura, l’ufficio distribuzione e una postazione informatica al pubblico, per consultare le informazioni sul patrimonio bibliografico della Biblioteca Labronica e delle altre Biblioteche collegate, attraverso un sistema di interrogazione di tipo STAIRS ed il nuovo indice di SBN. Al 1° piano si trovano 4 salette di lettura”.

Al momento, la biblioteca non ha stanziamenti propri nel bilancio del Comune e le salette di lettura poste al primo piano sono state dichiarate inagibili.

E’ evidente che senza fondi non è possibile aggiornare l’imponente patrimonio librario esistente, e con i quattro locali del primo piano chiusi al pubblico l’affluenza degli utenti è in declino ed è destinata a crollare. In questa situazione la biblioteca rischia di morire per “consunzione”, nel disinteresse dell’amministrazione comunale, anche se è meritevole di segnalazione il fatto che qualche libro, proprio in questo periodo, sembra in arrivo dalla Biblioteca Labronica.

E’ il caso di ricordare che per tanti anni la circoscrizione 4 ha avuto nel proprio bilancio un capitolo di diecimila euro annui destinati alla biblioteca. Ora i musicisti sono cambiati ma non è chiaro se abbiano uno spartito e un direttore d’orchestra.

Al vicesindaco Stella Sorgente, anch’essa del M5S, un mese fa (e ancora un mese dopo l’incontro nel suo ufficio), dice Massimo Fanucchi, sono state inviate tre domande sul futuro della biblioteca:

1. Se l’amministrazione ha intenzione di mantenere in vita la biblioteca specializzata di via Don Bosco, tra l’altro biblioteca di riferimento della facoltà universitaria di Scienze Infermieristiche, del personale dell’Asl di Livorno e di tantissimi studenti di medicina, biologia, scienze farmaceutiche, psicologia, pedagogia ed altre materie affini.
2. Se sono previsti stanziamenti per l’aggiornamento e l’arricchimento del patrimonio librario esistente (circa 13.000 volumi secondo i dati riportati nel sito ufficiale del comune). E in caso affermativo a quanto ammontano per l’anno in corso e per quelli successivi.
3. Se la sala riunioni della ex circoscrizione 4, a norma per ospitare fino a 99 persone fino a poco tempo fa, e attualmente inutilizzata, può essere adibita a sala di lettura e per attività collaterali della biblioteca.

Che il sindaco Nogarin non ci conceda di intervistarlo – come richiesto quattro mesi fa tramite il suo portavoce Andrea Morini – non ci sorprende. Le poche domande che siamo riusciti a rivolgergli non gli sono piaciute. Ce ne siamo accorti dal tono, a nostro giudizio palesemente irritato, delle sue risposte a domande che non riguardavano argomenti frivoli come le sue letture o il modello di cellulare che preferisce.

Anche il silenzio dell’assessore Aurigi sui parchi pubblici, oggetto di una nostra recente nota, lo abbiamo compreso.

Il silenzio della Vicesindaco sulla biblioteca invece no. Non ce l’aspettavamo, perché contrasta con la percezione che abbiamo di lei come persona disponibile e gentile, che non gioca a nascondino.

Per concludere: il silenzio degli amministratori non ci fermerà, né ci impedirà di monitorare la situazione e informare i nostri abituali lettori.

“Una domanda alla quale non si trova risposta è già di per sé una risposta” (M.C.).

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Massimo Fanucchi per Pisorno.it