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LIVORNO A 5 STELLE: LA CONSULENZA SALTATA CHE IMBARAZZA L’ASSESSORE

perullo1«Un viaggio nel gusto, tra mare e colline. Insieme conosceremo pescatori, vignaioli, allevatori e grandi cuochi. La guida d’eccezione sarà Nicola Perullo – assessore grillino di Livorno – professore di estetica del gusto all’Università di Pollenzo, con docenze all’università di Palermo, San Raffele di Roma, alla Florida Atlantic University, considerato uno dei massimi esperti mondiali di estetica del gusto».

Pagina 60 del Welcome Book di Benetti Yachts, il volume per l’accoglienza della clientela, realizzato dal più grande gruppo del mondo nel settore nautico (Azimut – Benetti) e destinato ai magnati che da tutto il pianeta arrivano a Livorno con portafogli da decine di milioni di euro per disegnare la propria nave superlusso: il nome dell’assessore al turismo del Comune di Livorno compare come Cicerone esclusivo per le gite chic degli armatori dei mega-yacht in costruzione tra i cantieri di Porta a Mare e quelli di Viareggio. In realtà è corretto dire che il nome di Perullo compariva. Non senza un certo disagio infatti Benetti ha deciso, poco prima di mandare in stampa il libro, di eliminare le pagine che vedevano coinvolto l’assessore livornese e sostituirle in extremis con altre.

Il motivo? Perullo, nonostante una serie di garanzie date a Benetti sulle sue dimissioni dalla giunta nel momento in cui si fosse concretizzata la sua consulenza a favore della società, non ha mai lasciato palazzo civico lasciando aperto un potenziale conflitto di interessi che per l’azienda di Porta a Mare è risultato imbarazzante oltreché inaccettabile. Mentre dal quartier generale di via Edda Fagni vige il massimo riserbo, Perullo, raggiunto telefonicamente in Polonia, conferma il contatto con Benetti, ma fornisce una versione opposta: «Non ho mai detto che avrei lasciato la giunta, né ho mai fornito alcuna collaborazione all’azienda». Ma il Tirreno è in possesso delle pagine prodotte in prima persona dall’assessore per il Book, che la società ha tolto in extremis dal volume – scrive Giulio Corsi sul giornale toscano.

Venuto a conoscenza della storia, Il Tirreno – nell’effettuare le dovute verifiche – ha scoperto che la liaison professionale tra Perullo e Benetti andava avanti da quasi un anno, intrecciandosi ai frequenti contatti che lo stesso Perullo, nelle vesti di assessore al turismo e al marketing territoriale, aveva proprio col cantiere livornese, sponsor delle principali manifestazioni cittadine, da Effetto Venezia al Palio. Ma intrecciandosi anche con le diatribe in corso tra l’amministrazione Nogarin e la stessa Benetti, a cominciare dalla questione relativa al porto turistico e alla posizione del Comune sul futuro del bacino di carenaggio.

E’ proprio in quanto titolare alla delega al turismo e marketing territoriale che l’assessore entra in contatto con il cantiere. Perullo varca i cancelli dell’azienda e scopre una realtà straordinaria, per quattordici volte al primo posto assoluto della classifica del Global Order Book, la graduatoria che identifica i maggiori produttori dell’industria nautica globale, capace di investire 500 milioni in 10 anni tutti derivanti dagli utili, con 45 barche in costruzione costantemente, alcune delle quali destinate agli uomini più ricchi del mondo.

L’assessore vede in Benetti non più solo un interlocutore nel suo ruolo istituzionale, ma anche un’opportunità personale di altissimo livello, dal punto di vista professionale ed economico. E così nell’autunno dello scorso anno si presenta allo staff dell’amministratore delegato di Benetti e si propone per organizzare eventi. Mostra il suo curriculum, spiega che può organizzare cooking class, degustazioni guidate, corsi per somellier, visite al territorio in lingua inglese nelle cantine e nei ristoranti, «un viaggio tra pescatori, allevatori, vignaioli e grandi cuochi», è lo slogan che conia.

I vertici di Benetti gli fanno subito notare un possibile conflitto di interessi: lui è un rappresentante istituzionale e a loro non pare il caso di creare strane commistioni. Perullo però insiste e gioca una carta che sembra risolutiva: entro dicembre (2015) si dimetterà dalla giunta. Garantito.

Si avvia quindi un rapporto di collaborazione – anche se non vengono formalizzate commesse vere e proprie – tanto che l’assessore viene subito inserito in un progetto editoriale già avviato su volontà di Benetti. E’ una guida in inglese al lusso toscano rivolta ai grandi clienti del cantiere, all’interno della quale ci sono una serie di proposte di tour, visite culturali riservate, visite ad aziende di eccellenza con relativo shopping e nelle più prestigiose cantine della regione. Si chiama Welcome Book: Perullo invia la parte di sua competenza, si confronta con i responsabili del volume, corregge, lima, vede le bozze. Manda anche la propria biografia da inserire nel volume: sarà lui in persona «uno dei i massimi esperti mondiali di estetica del gusto», come si autodefinisce, a portare i milionari nella grande bellezza della costa toscana. Nel frattempo si propone e ottiene l’ok anche per un altro incarico, stavolta in collaborazione con Lusben, altra società del gruppo Azimut – Benetti: preparerà alla cultura del vino i comandanti degli yacht. Un progetto importante, visto che è il comandante che decide la cambusa, dunque anche la cantina della barca.

E’ inizio giugno quando il Welcome Book è pronto per essere mandato in stampa ed essere inserito in digitale anche sul sito riservato agli Ship Oweners Benetti, cioè ai proprietari degli yacht. Ma dal cantiere arriva lo stop alla stampa: c’è un problema con Perullo.

L’assessore non si è dimesso e di recente è tornato in azienda per conto del Comune per chiedere soldi per Effetto Venezia. I vertici di Benetti sono infastiditi dalla mancata parola e da qualunque pericolo di conflitto di interessi, decidono di cancellare Perullo dal volume e bloccano anche il progetto del vino. L’assessore invece non sembra particolarmente toccato dalla sovrapposizione di ruoli e torna ancora pochi giorni fa alla carica, chiedendo notizie del Book e dei suoi progetti, e della sponsorizzazione. Sul primo argomento subisce una doccia fredda, sul contributo ad Effetto Venezia ottiene invece un’apertura.

«Scopriamo dal Tirreno che un assessore della giunta Nogarin, Nicola Perullo, si è proposto inopportunamente per effettuare consulenze, oltretutto inerenti le deleghe amministrative affidategli, per un’azienda che ha una notevole rilevanza all’interno del contesto cittadino e che è controparte in una diatriba con l’amministrazione comunale (Azimut Benetti). Azienda che addirittura, visto il perdurare dell’incarico pubblico dell’assessore, ha preferito bloccare la stampa di una pubblicazione in cui figurava il nome dell’amministratore per evitare un possibile conflitto d’interessi. Esigiamo la verità su questa storia, Perullo non può cavarsela con un post su Facebook». Pietro Caruso, capogruppo del Pd, torna con forza sulla notizia pubblicata ieri dal Tirreno rispetto alla collaborazione proposta dall’assessore Perullo a Benetti Yachts: l’assessore aveva garantito le sue dimissioni non appena la consulenza fosse diventata operativa, ma quando a Benetti hanno capito che le dimissioni non arrivavano sono stati costretti a cancellare il nome di Perullo da un Welcome Book, una guida chic dedicata ai proprietari di yachts in cui Perullo aveva un ruolo di accompagnatore, così come a cassare un progetto di educazione al vino per i comandanti che lo stesso Perullo avrebbe dovuto guidare.

Insieme a Caruso è tutta l’opposizione che chiede chiarezza all’assessore. Per Elisa Amato (Forza Italia) «Perullo deve venire subito in consiglio e dimostrare la sua trasparenza, considerato che i 5 Stelle hanno fatto della trasparenza il principale valore». Per l’ex grillino Alessandro Mazzacca «se la notizia fosse confermata sarebbe gravissimo: mentre Perullo svolgeva un ruolo di assessore tesseva rapporti e interessi personali con il privato». Mentre Marco Valiani chiede le dimissioni immediate: «Si evince un conflitto di interesse grosso come una casa».

Ma anche alcuni consiglieri della maggioranza Cinque Stelle chiedono spiegazioni all’assessore. Ha scritto sulla sua bacheca Facebook Alessio Batini, consigliere M5s e capogruppo fino a due mesi fa: «Auspico che l’assessore Perullo spieghi il prima possibile l’assurda (spero) notizia apparsa sul Tirreno. Mi auguro che dove si riscontrino inesattezze si faccia subito il possibile per spiegare e correggere».

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Fonte: Il Tirreno