Filippo Nogarin, sindaco grillino di Livorno, licenzia gli assessori Nicola Perullo e Serafino Fasulo. Perullo negli ultimi giorni è finito al centro del caso, sollevato dal Tirreno, della consulenza saltata per il colosso degli yacht Azimut-Benetti. Dallo staff del sindaco si sono affrettati a dire che «questo non c’entra», che «era almeno dall’autunno che si discuteva di una possibile uscita di Perullo»: risulta l’avesse messa sul tavolo lui stesso mesi fa, ma mai formalizzandola davvero. Ma si sa che negli ultimi giorni la base M5S, compresi molti consiglieri comunali, non ha affatto gradito la pubblicazione sul Tirreno delle pagine del Welcome Book per i clienti vip di Azimut Benetti in cui compariva anche un tour con il professore (pagine che alla fine sono state tolte dal libro, perché al momento di andare in stampa l’assessore non si era ancora dimesso dalla giunta).
Tutto questo arriva proprio quando sta per decollare il Cacciucco Pride, la creatura di Perullo, in programma dall’1 al 3 luglio: due ore prima dell’annuncio dei nuovi assetti in giunta, il Comune aveva reso noto che a presentare ufficialmente la manifestazione sarebbe stato «l’assessore al turismo Perullo». Lunedì però sarebbe stato chiamato nell’ufficio di Nogarin insieme al segretario generale e a un altro assessore, Serafino Fasulo. Infatti a uscire dalla giunta livornese è anche Fasulo, che nei mesi passati si è scontrato con il gruppo M5S per aver partecipato a una iniziativa della Massoneria, che non è vista di buon occhio dai grillini.
Esce di scena anche Serafino Fasulo, che aveva l’incarico di assessore alla cultura: nei mesi passati si è scontrato con il gruppo M5S per aver partecipato a una iniziativa della Massoneria, che non è vista di buon occhio dai grillini.
Al loro posto, Francesco Belais, giornalista, volto di Livorno Rainbow, la rete che si batte per i diritti della comunità Lgbt e contro l’omofobia prende le deleghe alla cultura e al turismo e Andrea Morini, volto di riferimento del M5S e un trascorso molto lungo nel mondo ecologista, ex portavoce del sindaco, prende le deleghe al Coordinamento del programma e allo Sport.
C’è anche un rimpasto di deleghe: la più importante è quella che alleggerisce l’assessore al bilancio Gianni Lemmetti delle competenze su patrimonio e demanio per passarle a Giuseppe Vece, nominato tre mesi fa per occuparsi di ambiente e mobilità (dopo il siluramento di Giovanni Gordiani a dicembre).
Intanto su Facebook si è consumata la burla del pugile Lenny Bottai, da sempre schierato su posizioni di sinistra radicale e alle elezioni regionali in lizza con la lista “Sì Toscana a Sinistra”. In tarda mattina aveva annunciato di essere il nuovo assessore allo sport, ma gli uomini vicini al sindaco, contattati dal Tirreno, hanno negato questa possibilità: il mancato riscontro in sede di verifica aveva portato a dubitare fin da subito che potesse trattarsi di uno scherzo. In effetti questa eventualità non si è concretizzata, nonostante i “like” sotto al post anche del sindaco Nogarin e di Andrea Morini.
Successivamente, al momento dell’annuncio della vera giunta, Bottai ha infine svelato che si trattava di una bufala per mettere alla prova il sistema dell’informazione…