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ROSA CAPUOZZO ALL’ANTIMAFIA: “HO CHIESTO TRE VOLTE L’ESPULSIONE DI DE ROBBIO DAL M5S”

capuozzo-antimafia“Io già a luglio avevo chiesto l’espulsione di De Robbio dal movimento. La mia prima richiesta verbale fatta al direttorio”.

Così, la sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, nel corso della audizione davanti alla Commissione parlamentare Antimafia dove il primo cittadino ha ricostruito sette mesi (“a me sono sembrati sette anni”) di governo del piccolo comune flegreo.

Capuozzo nella ricostruzione della vicenda collega la sua prima richiesta di espulsioni dal Movimento cinque stelle dell’ex consigliere alla gestione dello stadio di proprietà del Comune. “La seconda richiesta di espulsione del consigliere – afferma nella sua ricostruzione – risale a novembre”, quando De Robbio le parla della foto sul presunto abuso edilizio nella abitazione costruita dal suocero del primo cittadino. “A novembre – dice Capuozzo – chiedo ancora espulsione di De Robbio dopo l’interrogatorio dai pm”.

Sulle pressioni attorno alla sua Giunta e al suo operato Capuozzo dice: “Mi sono sentita un sindaco autoritario. Mi ero un po’ isolata. Non mi sentivo minacciata da De Robbio perché l’ ho sempre considerato un guascone” ma “il confine era molto labile”.

Giovanni De Robbio è indagato dalla procura di Napoli anche per un presunto ricatto ai danni dello stesso primo cittadino e per voto di scambio. ”Solo dopo aver ascoltato le intercettazioni ho capito quello che era successo, la gravità della situazione, ho anche rischiato, aprendo lo stadio alle 22 da sola, non sapendo chi ci fosse dietro quegli imprenditori”, spiega Rosa Capuozzo. Poi ricorda: ”Sin dal giorno dopo la mia elezione sono iniziati i problemi sullo stadio, problemi con De Robbio che voleva incontrassi imprenditori privati, mentre io avevo fatto altre scelte”.

“Non mi sono rivolta all’autorità giudiziaria perché non ho sentito le minacce. E forse questo è stato il mio errore, di cercare la figura giuridica della minaccia. Le minacce non c’erano”. Lo dice Rosa Capuozzo in Commissione antimafia. “Io cercavo delle prove – aggiunge- ho detto la parola ricatto, e non lo nego. Ma come sfogo. Altra cosa è denunciare le minacce. Che non avevo”. Poi: “Sono stata espulsa per omessa denuncia. Non voglio fare analisi politiche sulla questione”. “Lei – ha chiesto la presidente Bindi – è stata espulsa perché non ha riferito di minacce che stasera dice di non aver ricevuto?”. “Sì”, è stata la risposta del sindaco. E ancora: “Non sto contestando l’espulsione. Non ho interessi politici. Volevo solo amministrare la citta”.

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Fonte: Rai News