DI BATTISTA SCENDE IN PIAZZA E VIENE PRESO A PAPPALARDATE
Sono le due e mezza del pomeriggio, quando i rivoluzionari del generale Antonio Pappalardo, radunati dalla mattina in piazza del Popolo, arrivano davanti a Montecitorio. Armati di tamburi e megafoni chiedono ai parlamentari “abusivi” di uscire dalla Camera: “Ladri, ladri”, gridano. Alla folla si unisce uno sparuto gruppo di leghisti, indipendentisti giunti a Roma per spiegare le ragioni del loro voto sull’autonomia. La piazza, insomma, è variegata.