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LA LEGHISTA MARAVENTANO ALL’EVENTO PRO SALVINI: “LA NOSTRA MAFIA NON HA PIÙ IL CORAGGIO DI PRIMA”

“La nostra mafia ormai non ha più quella sensibilità…” dice stringendo i pugni davanti al microfono, “e quel coraggio che aveva prima”.
Così l’ex parlamentare leghista ed ex vicesindaca di Lampedusa Angela Maraventano è salita sul palco di Catania durante l’evento Noi noi con Salvini,  ridenominato ‘Pontida del Sud’.
L’imprenditrice, originaria delle Marche ma lampedusana d’adozione, già comparsa alle cronache nel giugno 2019 davanti alla nave Sea Watch appena attraccata opponendosi con urla e invettive allo sbarco dei migranti e di Carola Rakete. Il 30 agosto scorso invece è stata accusata dalla Digos, insieme al vice presidente del partito Attilio Lucia, per interruzione del pubblico servizio. Un accusa arrivata dopo la manifestazione organizzata per opporsi allo sbarco di un peschereccio con 369 migranti.
“E’ stata una frase infelice dettata dalla rabbia e dal momento terribile che sta vivendo il nostro paese ma io mi sono sempre battuta contro tutte le mafie, a cominciare da quella nigeriana”. Così la leghista ha, successivamente, commentato all’ANSA le polemiche seguite al suo intervento choc a Catania, dal palco della manifestazione a sostegno di Matteo Salvini, sul fatto che “non esiste più la mafia ‘sensibile e coraggiosa’ di un tempo”.
“Ho voluto solo scuotere le coscienze della gente – aggiunge – sul fatto che stiamo assistendo a una ‘invasione’ da parte dei migranti, con un governo complice. Ma tutto questo non vuol dire certamente che sono a favore della mafia, per me parla la mia storia”.
Le dichiarazioni della Maraventano sono state duramente stigmatizzate dall’ex presidente del Senato Pietro Grasso, dalla sorella di Giovanni Falcone e presidente della Fondazione intestata al magistrato Mariam e dal sindaco di Lampedusa Totò Martello, che invitano il leader della Lega Matteo Salvini a prendere le distanze.

Fonte: Open