Tempo di avvicendamento al vertice del Movimento 5 Stelle? Forse, Beppe Grillo permettendo (e che lo permetta, nonostante i proclama, resta assai difficile).
Dopo due anni e mezzo in Parlamento è tempo di bilanci, e un primo bilancio prova a farlo Un Movimento in movimento, la ricerca pubblicata da due professori dell’università di Urbino, Luigi Ceccarini e Fabio Bordignon, citato da Il Fatto Quotidiano. Dai dati presentati dai docenti, emerge che il M5s ha radicalmente cambiato la leadership: non prescinde da Grillo e Gianroberto Casaleggio, ma la norma per cui il Movimento è un marchio proprietario del comico genovese e ha sede in www.beppegrillo.it non è più un elemento fondativo riconosciuto. Almeno questo è ciò che pensano gli elettori.
Ma non è tutto. Stando all’ultima rilevazione effettuata dai docenti, Di Maio oggi è il leader indiscusso del M5s. Parola alle cifre. Alla domanda “chi è il tuo politico preferito”, il 36% del campione a cinque stelle ha risposto proprio Di Maio, staccando il grande capo Grillo, fermo al 30 per cento.
Il professor Ceccarini spiega: “Grillo continua a essere quello che raccoglie la fiducia massima dei suoi sostenitori, ma si è fatta largo un’altra figura di riferimento, Di Maio, appunto. Gli elettori pentastellati apprezzano il fatto che Di Maio abbia capacità negoziali e l’ottimo eloquio.
Dalla ricerca emerge anche un secondo dato: ora, gli elettori grillini, sono convinti che il M5s sia in grado di amministrare. Il tasso di fiducia sale ulteriormente se parliamo di amministrazioni locali. Grillini pronti a governare con Di Maio, dunque.