Per “ottenere i favori del mondo 5 Stelle” l’imprenditore Luca Parnasi avviò “l’attività di promozione in favore del candidato alla Regione Roberta Lombardi”. Lo ricorda il gip Maria Paola Tommaselli nell’ordinanza di custodia cautelare riguardante l’inchiesta sul nuovo stadio della Roma.
Obiettivo – si aggiunge – era “rafforzare i suoi legami con Paolo Ferrara e con Marcello De Vito – si legge – che gli hanno avanzato tale richiesta in quanto ricoprono rilevanti incarichi nell’ambito dell’amministrazione capitolina, svolgono un ben preciso ruolo nell’approvazione nel progetto dello stadio, e crea i presupposti per lo sviluppo di ulteriori progetti imprenditoriali, essendo la Lombardi, oltre che candidata alla Regione, personaggio di spicco dei 5 Stelle a livello nazionale e quindi destinata, in ipotesi di un successo elettorale della sua compagine nelle elezioni politiche a ricoprire ruoli decisionali nel nuovo assetto che si determinerà all’esito del voto”.
Rispetto al capogruppo M5S in Campidoglio Paolo Ferrara, nel provvedimento si legge: “Non può non essere evidenziato come anche tale richiesta risponda, così come quella di elaborazione di un progetto di restyling del lungomare di Ostia, all’esigenza di guadagnarsi consenso e credibilità, seppure non nei confronti degli elettori, ma all’interno del Movimento”.
Nelle carte dell’indagine viene citata anche l’associazione “Più Voci” considerata vicino alla Lega alla quale Parnasi, tramite una sua società, avrebbe devoluto 250 mila euro. In particolare l’indagato, intercettato al telefono, in riferimento a questa organizzazione afferma: “Questa è un’Associazione – si legge nell’ordinanza del gip – che ha valorizzato non solo la Lega ma ha valorizzato Stefano Parisi tutto il Centro Destra diciamo eemm… A Milano ed è stato anche un veicolo con cui io mi sono accreditato a Milano in manira importante no… ho organizzato cene e contro cene, ho portato imprenditori, ho fatto quello che, tu mi inegni, un ragazzo di 38 anni all’epoca doveva fare per crescere a Milano, a Milano, chi mi conosceva…”.
“Ci tengo a precisare la mia posizione, a fare un’operazione trasparenza, come nel mio stile, e a dire pubblicamente che ho incontrato Luca Parnasi una sola volta alla Camera dei deputati, dove ho preteso che avvenisse l’incontro in modo che fosse registrata la presenza di questa persona, visto che istituzionalmente ogni giorno incontro le persone più varie. Mi ha parlato dello stadio della Roma, dei suoi progetti futuri imprenditoriali e della sua attività. Poi non c’è mai stato alcun contatto ulteriore, nessun seguito”. In un video sul suo profilo Facebook Roberta Lombardi, capogruppo M5S in Regione Lazio e già deputata 5stelle, chiarisce la propria posizione relativamente a quanto emerso dall’inchiesta sul nuovo Stadio di Roma. “Ci tengo a fare questo chiarimento. Non posso permettere che venga messa in dubbio la mia onorabilità e la trasparenza del mio agire politico. Così come mi auguro che la magistratura porti avanti la sua attività il più celermente possibile, visto che anche un nostro esponente politico, il capogruppo in Comune Paolo Ferrara, allo stesso modo, come Movimento 5 Stelle, io farò di tutto affinché eventuali responsabilità politiche siano accertate: perché noi siamo il Movimento 5 Stelle e non sottrarci anche a quella che è una responsabilità politica è la vera cifra distintiva tra noi e gli altri”.
Il capogruppo M5s in Campidoglio, Paolo Ferrara, riporta l’Agi si è autosospeso dal Movimento. Sul suo profilo Facebook ha commentato: “Chi ha sbagliato pagherà. Io sono sereno ed estraneo alla vicenda perché non ho nulla da nascondere. Ho fiducia nella magistratura e spero che si faccia chiarezza al più presto. Ho deciso di autosospendermi dal M5s. Avanti a testa alta”. Secondo il pm, spiega Tgcom24, “La As Roma non c’entra nulla”, mentre il Campidoglio sta valutando lo stop dell’intero progetto.