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LIVORNO A 5 STELLE: INCARICO DA 20MILA EURO PER L’ATTIVISTA GRILLINO

rimaLivorno a 5 Stelle, vi lamentate perché manca il lavoro e poi ve la prendete per il contratto fatto all’attivista Dutti. Senza contare il lavoro dato alle tipografie per fare i moduli delle multe e quelli degli avvisi di garanzia!!

RiMa

Una consulenza esterna del valore di 20mila euro annui più Iva, è stata affidata ad una società, la Sator Srl di Firenze, con l’obiettivo di “rendere più visibile e conosciuta la Fondazione Goldoni”.

Ad una società fiorentina la promozione del teatro livornese, che tra l’altro possiede già tre risorse interne dedicate alla promozione.

dutti-di-maioIn realtà la Sator, di fiorentino ha soltanto l’indirizzo: l’amministratore unico risulta infatti tale Jenny Anne Ecuyer, ma la società appartiene al 90% a Saverio Dutti, livornese, 33 anni, presidente di Orientarti, associazione impegnata in progetti di turismo responsabile in India, fondatore nel 2014 di una biofficina che proponeva prodotti di design riciclati e moda sostenibile, ma conosciuto in città soprattutto per la sua militanza attiva nel movimento Cinque Stelle e per l’organizzazione degli eventi grillini in città. Al punto che sul suo profilo Facebook, alla voce “occupazione” lo stesso Dutti dichiara di lavorare presso il M5s. Ancora martedì 29 marzo era lui che teneva il microfono al sindaco durante l’incontro con le lavoratrici delle biblioteche e dei musei che Nogarin ha avuto davanti al Comune.

Esattamente un anno fa – era il 6 marzo 2015 – Dutti ha costituito la Sator, mille euro di capitale sociale, attività prevalente – da quanto risulta sul registro delle imprese della Camera di Commercio – ricerche di mercato e sondaggi d’opinione. Appena otto mesi dopo, il 20 novembre 2015, si è aggiudicato la consulenza per “rendere più visibile e conosciuta la Fondazione Teatro Goldoni e il suo operato attraverso strategie di comunicazione e marketing”.

Nonostante i pochi mesi di attività della Sator, si legge sul contratto di Dutti: “Dopo attenta valutazione, la Fondazione si è rivolta ad un’azienda specializzata nel settore, che data la sua esperienza anche nel campo della realizzazione di processi partecipativi e di elaborazione di idee progettuali – contattata nel merito – ha ritenuto possibile fornire i propri servizi per soddisfare le richiesta della Fondazione”.

L’incarico a Dutti era noto negli ambienti del Goldoni e nei corridoi del municipio, ma non è mai stato ufficializzato pubblicamente e non risulta neanche sulla pagina dell’amministrazione trasparente della Fondazione (già di per sè non facile da trovare sul sito del teatro).

La cifra pattuita per la consulenza, come dicevamo, è di 20mila euro annui oltre Iva, che fanno 1666 euro mensili più Iva, uno stipendio. A cui va aggiunto il rimborso delle spese per un pasto di 5.29 euro per ogni giorno di presenza al teatro. «Eventuali costi produttivi, come materiali, stampati, servizi editing, derivanti da campagne comunicazione e promozionali, sono a carico della Fondazione», precisa ancora il contratto.

“Le prestazioni saranno effettuate dalla Sator nella persona di Saverio Dutti secondo le proprie disponibilità, nei tempi e nei modi prefissati, senza alcun obbligo di orario e presenza”.

Ad oggi sono tre le figure che si occupano di promozione all’interno dell’organigramma della Fondazione Goldoni: una di queste lavora all’ufficio formazione, l’altra si occupa della promozione all’interno del settore programmazione e produzione, insomma promuove gli eventi, mentre la terza figura ha l’incarico di promozione grafica-internet ed è collocata all’interno dell’ufficio tecnico. La Fondazione ha tuttavia “preso atto – come si legge nell’incarico a Dutti – della necessità di rendere visibile e conosciuta la Fondazione teatro Goldoni e il suo operato attraverso strategie di comunicazione e marketing” e ha così proceduto all’assegnazione della consulenza alla Sator Srl.

La decisione di affidare due consulenze esterne – mai ufficializzate e spiegate nei dettagli – aveva creato a dicembre un contrasto con i sindacati: i precari storici temevano che fosse il segnale di una strategia che li avrebbe penalizzati escludendoli dal tentativo di ottenere un posto stabile all’interno del teatro. Poi la protesta rientrò. “Il direttore Leone – spiegò il 29 dicembre 2015 Beppe Luongo della Cgil – ci ha confermato le due assunzioni di cui avevamo sentito parlare, ma ci ha spiegato che serviranno a far acquisire competenze e prestigio alla Fondazione e che non saranno alternative al rinnovo dei contratti in scadenza dei 12 precari storici del Goldoni”.

Un’altra consulenza, per 18mila euro, è stata affidata alla fine dello scorso anno a Riccardo Castellini, professionista cecinese, finalizzata alla ricerca di finanziamenti europei.

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Fonte: Il Tirreno