“Il nome di Paola Muraro è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma prima che la super consulente Ama diventasse l’assessore all’Ambiente della giunta Raggi. Anzi, quando la giunta Raggi non esisteva affatto e la sindaca pentastellata era una promessa della politica: più di tre mesi fa”. E’ quanto scrive oggi il Messaggero.
Al momento le contestazioni all’assessore si limitano al concorso in abuso d’ufficio e ad alcuni reati ambientali, anche se le indagini riguardano un pesante contesto di collusioni e corruzione, un’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti e alla frode.
E mentre Paola Muraro si dice tranquilla e il suo avvocato, Salvatore Sciullo, ribadisce di non avere ricevuto alcuna informazione di garanzia, la notizia della sua iscrizione potrebbe essere ufficializzata già domani alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle Ecomafie, dove l’assessore ha chiesto di essere ascoltata.
Domani l’assessora Muraro andrà in commissione Ecomafie per rispondere sui suoi 12 anni all’Ama. L’appuntamento con la commissione e’ fissato per le 17 e, al suo fianco, in audizione, ci sarà la sindaca Virginia Raggi.
La Ecomafie ha gli stessi poteri della magistratura, con i pubblici ministeri lavora spesso in tandem. Dunque la procedura prevede che le persone convocate possano farsi assistere da un legale qualora ritengano che le loro dichiarazioni possano essere utilizzate anche ai fini dell’inchiesta penale. L’avvocato Salvatore Sciullo ha già fatto sapere che Muraro potrebbe chiedere di essere ascoltata in audizione segreta, almeno per quanto riguarda alcuni passaggi.